IL NUOVO CORSO DELLA DIRIGENZA VIOLA


Una nuova linea dura, quella che è stata intrapresa dalla Fiorentina. Niente di ‘anormale’ (ci sono club che ci hanno costruito immagine e successi), ma non possiamo non sottolineare il recente cambio di tendenza in casa viola. Nell’ultima stagione la società è stata accusata di scarso controllo sui giocatori (rei di far le ore piccole in giro per locali) e di eccessivo assenteismo nel momento in cui c’era da prendere qualche decisione importante. Il nuovo corso sembra davvero essere molto diverso e i primi ‘casi’ stagionali sono stati risolti on polso fermo. Il primo a farne le spese (e c’è da dire che non era quello da richiamare all’ordine) è stato Valon Behrami, che in poche ore ha detto addio probabilmente al sogno di una vita. Partecipare alle Olimpiadi è l’ambizione massima per ogni atleta, chiamato a difendere la propria nazione nella competizione più prestigiosa che esista. Ma la Fiorentina ha fatto valere le proprie ragioni (c’è l’obbligo di concedere il permesso solo agli Under 23) e in virtù di una condizione fisica non propriamente brillante (la spalla incerottata a Lecce ce la ricordiamo bene tutti) ha negato a Behrami la possibilità di volare a Londra con la Svizzera. Firenze, ovviamente, si è divisa un istante dopo la decisione, tra chi sostiene la scelta della società e chi comprende l’aspirazione del giocatore. Non è nostra intenzione schierarsi dall’una o dall’altra parte, il nostro compito è solo quello di cogliere e riportare i segnali che lascia trapelare la società. In altri periodi i dirigenti di viale Fanti avrebbero anche potuto lasciar andare il giocatore, ma adesso no. Con la sua assenza Montella non avrebbe neanche raggiunto il numero di quattro centrocampisti in rosa per il ritiro di Moena e la cosa poteva rasentare addirittura i confini dell’imbarazzante. E che la Fiorentina abbia deciso di tenere una posizione di forza lo dice anche il fatto che non c’è il timore di aver inasprito il giocatore in vista dell’incontro per il rinnovo del contratto. La sensazione (ma qui c’è anche una buona dose di speranza) è che non sia cambiato niente rispetto a qualche giorno fa. In sintesi: se Behrami non rinnoverà probabilmente non lo avrebbe fatto neanche se fosse andato alle Olimpiadi. La ripicca, per il momento, non è contemplata.E la nuova linea dura l’ha sperimentata anche Facundo Roncaglia, che da quando è entrato nell’orbita viola ha dovuto dire addio alla finale di Copa Libertadores . Anche qui la posizione della Fiorentina è precisa e inappuntabile. Il rischio che il giocatore si potesse fare male non poteva essere nullo e in quel malaugurato caso sarebbe saltata un’operazione su cui i dirigenti puntano molto. Il fatto che il contratto di Roncaglia con il Boca sia scaduto il 30 giugno ha significato anche la perdita di tutte le garanzie assicurative e i dirigenti argentini si sono ben presto arresi alla volontà del club viola. La Fiorentina dunque con questo uno-due nel giro di poche ore ha fatto capire che d’ora in avanti l’interesse della squadra verrà prima di quello dei singoli. Si può essere d’ccordo oppure no, ma questo è quanto.Pertanto se Behrami rinnova bene altrimenti intorno agli 8 milioni magari a Napoli, dove sarebbero disposti a offrire gli 8 milioni di euro, può avvenire la sua cessione(eventualmente Biglia al suo posto)onde evitare un nuovo caso Montolivo,è fatta per Viviano: la Fiorentina raddoppierà l’investimento prendendo anche Della Rocca. Ljajic, reintegrato in rosa, partirà con la squadra in attesa di capire poi dove poter andare (in Italia c’è il Torino, attenzione altrimenti alla Germania).

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