FIORENTINA: IL GRIDO DELLA IX FILA AL FRANCHI SALE VERSO LA TRIBUNA D'ONORE


Riportiamo da fiorentina.it queste parole che rispecchiano a nostro modesto avviso il triste momento attuale........Lo striscione è il simbolo di ciò che è diventata la Fiorentina: un´offesa. Vista dalla IX fila è una squadra di fantasmi. Ed è quello il loggione del disgusto Erano in C2, hanno sfiorato i quarti di Champions. Prandelli ha lasciato la motrice, il treno ha invertito la marcia e ora più nessuno trova i comandi.Pensate la tristezza. Una domenica uggiosa, gli altri giocano e se la giocano. Tu hai buttato le carte sul tavolo e ti sei rovinato la sera prima, di sabato. Invece di guardare un varietà ti sei preso cinque gol, rimangiato lo spirito, il toupée, le illusioni. Se fai una figura del genere il giorno dopo, le tue ferite si confondono tra le altre, sei un nome nella colonna dei perdenti. La notte della vigilia splendi, solo nell´ignominia. E allora ti svegli con le campane, chiami due amici, strappate un lenzuolo, ci scrivete sopra: "Fate schifo". Così, un insulto al vuoto. Come, per altri versi, quelli che vanno sui passanti autostradali a scrivere "Dio c´è". I Tir ci passano sotto, sconcezze nell´abitacolo. C´è, ma non si vede: un tutor qualunque. Appendete lo striscione a una cancellata dell´Artemio Franchi, profanato sacrario. Qualcuno ci legherà il cane, che alza la zampa e si esprime. Due vecchi passano e non sorridono più. "Fate schifo". Non è anonimo, non è firmato: "IX fila", un luogo dove si è rappresa la malinconia viola, il loggione del disgusto. Almeno non è il reality da spalti di un bambino interista che i genitori non si decidono a spegnere. I fotografi scattano. L´immagine diventa il simbolo di quel che la Fiorentina è diventata: un´offesa.L´avevamo lasciata a un´altra scena madre, all´inizio di novembre. Allora un gruppo di tifosi davanti a quelle cancellate fronteggiava l´allenatore detestato, il serbo Mihajlovic. Il giorno dopo la società lo cacciava e chiamava Delio Rossi. Allegria sui Lungarni, un vento nuovo da Fiesole. Sembrava il magic moment di Matteo Renzi alla Leopolda con il suo contorno di aedi carini. Per dove parte questo treno allegro? Mah, a occhio mancano le rotaie. In compenso c´è una bella accozzaglia di passeggeri. A cui quelli che non viaggiano mai, piantati in curva a guardare i vagoni che passano, rivolgono quel complimento: "Fate schifo". A forza di insulti hanno fatto scendere l´odiato serbo, con la sua valigia di coccodrillo lucente.Dopo ogni presunta rivoluzione il popolo fa festa, lastrica le piazze Tahrir di tutto il mondo di cartacce e sogni spiaccicati. Si risveglia l´indomani e si ritrova un nuovo potere simile al precedente e un monte di spazzatura da portar via. Adesso è sceso pure Corvino, un direttore sportivo che ha avuto i suoi momenti di genio, poi gli si è rotta la lampada e ha proceduto a tentoni. In estate ha spacciato El Tanque Silva per un calciatore. A gennaio per rivenderlo ha dovuto affidarsi a Groupon. Ma quelli vanno per maxi offerte e si son presi tutto l´attacco. Sono le regole dell´offerta letale: tre per uno. E se quei tre valgono effettivamente uno, quell´uno vale un terzo. È la matematica della disperazione.Gilardino+Silva+Babacar = Amauri/3. Scambi il poco con il niente. Ci metti intorno qualche uovo rotto e la frittata è fatta. La Fiorentina vista dalla IX fila è una squadra di fantasmi. Se Amauri non è mai veramente arrivato, gli altri volevano partire. Montolivo e Vargas hanno passato mesi con le valigie pronte per rimanere a Santa Maria Novella seduti sui rimpianti. Cerci ha una fidanzata che twitta contro l´allenatore e la curva, e un carattere che gioca contro di lui e lo marca meglio di qualunque terzino. Oliveira, preso dal Lecce per ignote ragioni, non è quel che chiamavano Lulù (e qui segnò 27 gol), ma l´altro, senza i, che chiamano El Pollo, e non si crede un´aquila. C´è un unico campione: Jo-Jo Jovetic, che ha tenuto in piedi la baracca da solo. Assente lui, vien giù. E Delio Rossi non è che un inevitabile contemplatore di macerie.Il grido della IX fila lo supera, sale più in alto, fino alla tribuna d´onore, dove il presidente Andrea Della Valle e il sindaco Matteo Renzi siedono fingendo di avere qualcosa in comune: un´assonanza, un progetto, una disponibilità. Ciò su cui sembrano veramente contare è la precarietà dell´altro. Renzi ha di sicuro cento proposte per salvare la Fiorentina, ma Della Valle è stanco. Sono passati dieci anni da quando lui e la sua famiglia han preso la squadra. Erano in C2, si sono seduti in tribuna a Liverpool e senza il mostruoso arbitraggio di Monaco arrivavano ai quarti di Champions. Poi, da quando Prandelli ha lasciato la motrice, il treno ha invertito la marcia e nessuno trova i comandi. Sembrano spaesati: in un mondo di Galliani, hanno preso El Pollo.All´orizzonte c´è un incubo chiamato Sampdoria, ma basta svegliarsi. Il Lecce è lontano e il ritorno di Jo-Jo vicino. Salvarsi è un verbo transitorio quando la bandiera diventa un lenzuolo.

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