COSA FARE PER CAMBIARE


Il dato che faceva registrare poco più di ottomila spettatori presenti al 'Franchi' domenica scorsa, per il match contro il Napoli, dovrebbe far riflettere la società su cosa fare per riavvicinare i protagonisti del mondo gigliato ai propri supporters. Qualcosa in questo senso si sta già facendo: alcuni giocatori, a seconda della trasferta, incontrano i vari Viola club del luogo. Iniziative come quella con Behrami ospite ad un convegno sul doping in un confronto con degli studenti in sala, sicuramente arricchiscono il giocatore e portato più simpatia verso i colori della Fiorentina. Si apra al più presto il minicentro sportivo alle amichevoli settimanali, si portino i tesserati viola alle trasmissioni radiofoniche e televisive. La società per prima, come detto, deve pensare a restituire la sua squadra di calcio e i suoi protagonisti al contatto con la gente. Questo senso di rinascita del legame fra club e città, fra giocatori e tifosi, non può che far bene e 'svelenire' quei rapporti che ultimamente hanno portato ad episodi grotteschi, come la prima fila della tribuna autorità lasciata polemicamente vuota. Delio Rossi ha già capito l'importanza di certi gesti, e non deve stupire se il tecnico riminese, proprio con chi hail colore viola nel cuore, ha creato un feeling particolare. Un po' come il suo predecessore, Cesare Prandelli, che anche in Nazionale, con queste 'operazioni simpatia', ha riavvicinato al calcio e a quella che è la vera passione. Firenze però ha sempre meno voglia di tornare a sognar,e e a rivivere quella passione per la sua Fiorentina non quella però dei fratelli marchigiani

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