E' LA DURA LEGGE DEL GOL

Fiorentina-Pescara finisce 0 a 2. Impietoso il copione andato in scena ieri allo stadio Franchi: la Fiorentina ha attaccato per tutto il primo tempo e ha dato l'impressione di poter centrare il risultato anche per buona parte della ripresa ma è stato il Pescara ha siglare due reti, di cui una nel finale su erroraccio fatale di Roncaglia (la mancanza di Gonzalo Rodriguez a dirigere il reparto difensivo si è fatta sentire), riportando così nel capoluogo abruzzese una vittoria tanto insperata quanto ingiusta. E' il bello del calcio, è la dura legge del gol: fai un bel gioco, ti scopri, gli altri segnano e vincono. Certo, il Pescara non ha del tutto demeritato, considerando le prodezze del suo portiere che ha sventato nel primo tempo almeno tre occasioni da gol nitidissime per i viola (la prima, in apertura del match, divorata da un Toni poco incisivo). La sconfitta però è di quelle che bruciano, considerando la debolezza dell'avversario, l'infortunio a Pizarro nel secondo tempo e gli altri risultati della giornata: la Juve sconfitta dalla Samp di Delio Rossi; Lazio e Napoli che vincono (fortunatamente i laziali, legittimamente e con un devastante Cavani i partenopei) rispettivamente contro Cagliari e Roma staccando i viola; l'Inter che come i gigliati inaspettatamente cade a Udine e si ferma a quota 35 punti.
La Fiorentina resta comunque pienamente in lizza per un posto in Champions; i tifosi applaudono comunque la squadra per l'impegno profuso e l'allenatore non fa drammi nelle interviste del dopopartita. Siamo quarti a due punti dalla terza in classifica. L'importante è fare tesoro della lezione e ricominciare a vincere già dalla delicata trasferta contro l'Udinese. Come afferma anche il presidente Della Valle, sono sconfitte che bruciano ma possono anche insegnare molto per il prosieguo del campionato.

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