DOMANI LA RICONCILIAZIONE TRA ADV ED I TIFOSI VIOLA?

Al  Franchi’ di Firenze è tempo di rugbyshow. Domani pomeriggio alle 15.45, durante l’intervallo della partita Fiorentina-Atalanta, scenderanno in campo i rugbisti in maglia azzurra che, guidati dalla seconda linea Marco Bortolami stupiranno il pubblico sugli spalti dando vita ad un frizzante show fatto di mischie, maul, touches, ruck e incroci con l’ovale tra le mani.La bella Fiorentina di questa prima parte della stagione continua a cercare consensi fra i tifosi, soprattutto per quanto riguarda le presenze allo stadio ‘Franchi’. Per questo motivo, nelle ultime ore, è partita una sorta di ‘crociata’ per invogliare i tifosi a recarsi al ‘Franchi’. L’appello è stato fatto anche da alcuni dirigenti perchè la partita contro l’Atalanta è ritenuta il vero e proprio esame di maturità dopo la vittoria contro il Milan. L’obiettivo dichiarato, difficile da raggiungere anche per quelle che potrebbero essere le condizioni meteo, è quello delle 30.000 presenze allo stadio per spingere la squadra di Montella alla quinta vittoria consecutiva. E se in tanti ancora sono incerti se recarsi allo stadio oppure no, quelli che sono sicuri di andarci si interrogano sull’altra grande domanda: è arrivato il momento di fare un coro ad Andrea Della Valle?(foto) Nelle prime partite di questa stagione i tifosi hanno sempre chiarito di ‘cantare solo per la maglia’ ed un coro personalizzato è stato riservato solo a Stevan Jovetic ed a Vincenzo Montella, nell’ultima partita giocata in casa. Adesso la maggior parte dei tifosi ‘chiede’ alla Curva Fiesole di tributare il giusto omaggio al Patron viola, il primo a soffrire negli scorsi anni ed il primo a gioire per i successi di questa stagione. In molti lo ritengono infatti il principale protagonista della rinascita viola. Ieri sera i tifosi viola presenti in Tribuna hanno scandito il suo nome al momento dell’ingresso allo stadio e il patron non ha nascosto una certa emozione. Domenica tornerà, in un ‘Franchi’ che certamente sarà molto più pieno e che potrebbe riconoscergli il giusto merito in una platea diversa e più affollata.

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