LEGA : approvato regolamento speciale per la fiorentina?

Dopo il caso  Ovrebo si pensava di aver toccato il fondo per gli arbitri ,invece non è così perchè purtroppo con quello che sta accadendo ultimamente ancora alla Fiorentina,gli arbitri del nostro Belpaese sembra stiano facendo ancora di peggioForse è stato approvato dalla  nostra onestissima Lega un regolamento particolare per la Fiorentina a molti sfuggito che dice che :-quando una palla viene rinviata malamente da Toni e carambola poi sul braccio dell’attaccante viola, l’arbitro deve concedere rigore. Viceversa se sbatte su un piede di Hetemaj, prima di essere bloccata con una mano in area, si deve proseguire. Se Andreolli svirgola e blocca la sfera con un braccio è bene individuare qualcuno in fuorigioco, così ci togliamo il pensiero.Questo regolamento prevede inoltre che a Gonzalo Rodriguez non si possa perdonare niente, specie se si gioca a Milano contro l’Inter. Viceversa, vietato espellere Natali e Dramè. Se già ammoniti, sulle loro trattenute plateali, bisogna sorvolare, sia mai che la Fiorentina possa giocare in superiorità numerica rispetto agli avversari.Ultimo ma non ultimo, ogni arbitro deve leggersi bene i diffidati viola prima di scendere in campo e se ci sono diffidati bisogna andare a colpo sicuro contro di loro. Almeno due su tre, percentuale generica, devono essere ammoniti (e poi squalificati), specie sie i viola devono giocare la giornata successiva contro una squadra importante.Un paradosso scherzoso ma non tanto.Paolo Casarin, ex arbitro di calcio italiano, oltre che un ex dirigente arbitrale ed opinionista,nei giorni scorsi ha commentato la denuncia del tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella della scarsa collaborazione tra i sei arbitri: “L’esperimento è fallito: il fallo su Roncaglia era facile da decifrare, sarebbe bastato già la terna arbitrale, ma con l’arbitro dietro la porta è inammissibile, forse qualcuno ha dormito. Se anche raddoppiando gli arbitri non si riesce a vedere le cose semplici… E oltretutto è successo anche in altre gare”.Su La Gazzetta dello Sport troviamo “Chievo in gol La Fiorentina rimedia in 2 minuti”. Sottotitolo: “Rodriguez replica a Thereau Palo di Toni e proteste viola per un rigore non concesso”. Di spalla le pagelle: “Bene Cuadrado, poco Jovetic”. In un box: “Ci diano ciò che ci spetta”. Nell’articolo sulla moviola la ‘rosea’ scrive: “Fiorentina penalizzata: era rigore su Roncaglia”.Mettere d’accordo tutti i moviolisti televisivi e dei giornali è davvero un’impresa titanica. Ci è riuscita, ahinoi, proprio la Fiorentina, a causa dei torti subiti sul campo di Verona. Gli episodi in particolare sono due: ai viola manca un evidente rigore nella ripresa quando Jokic entra su Roncaglia e lo stende nettamente. E poi c’è Dramè: il senegalese, già ammonito, trattiene vistosamente Cuadrado, ma Guida, chissà come mai, non gli mostra il secondo giallo. Vogliamo continuare ancora così?Un dato su cui riflettere: la Fiorentina, nelle otto giornate di campionato, ha commesso 102 falli, con 23 ammonizioni comminate ai viola (quinta dietro a Parma, Pescara, Siena e Milan), praticamente un cartellino giallo ogni 4 falli commessi (4,43 per la precisione), mentre al Genoa ne possono fare il doppio per beccarsi, in media, una ammonizione. I viola, tra le poche squadre che punta sul gioco vanta questo primato tutt’altro che esaltante, col neopromosso Pescara che ha una media analoga ai gigliati (4,44 falli per un giallo).
Il presidente della Lazio Claudio Lotito , in merito ai torti arbitrali subiti e denunciati dalla Fiorentina , cerca di vestire i panni del pompiere furbo: “Siamo stati sempre abituati a misurarci sui nostri problemi, gradiremo non ci fossero delle esternazioni che possano disturbare. Errare umanun est, ma non mi sembra ci sia un atteggiamento della classe arbitrale di questa natura. Se ci sono problemi vanno visti all’interno delle istituzioni e non esternarle, altrimenti sembra di lanciare un grido d’allarme che può creare dei condizionamenti. Non mi sembra ci siano stati fatti del genere, poi può capitare a chiunque un’interpretazione diversa ma fa parte del sistema”.

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