I CAMBIAMENTI DELL'IFAB


L’International football association board (Ifab), l’unico organismo preposto alla revisione e alle modifiche al Regolamento di gioco, fondato a Londra il 26 ottobre 1863, è chiamato a decidere sull’introduzione della tecnologia sulla linea di porta, nella riunione in programma a Zurigo. A parte le comunicazioni via radio fra arbitro e assistenti, è la prima volta che il calcio apre a questo tipo di innovazione, che segna una vera rivoluzione. Contrarissimo per anni a questa soluzione, il presidente Blatter ha deciso un’improvvisa e clamorosa inversione di marcia nel 2010, dopo quanto accaduto nell’ottavo di finale di Coppa del mondo in Sudafrica, quando l’assistente Maurizio Espinosa non aveva visto il gol di Lampard in Germania-Inghilterra 4-1 (27 giugno, Bloemfontein, arbitro Larrionda). Il giorno dopo, Blatter era stato costretto a presentarsi nel ritiro degli inglesi per chiedere scusa e questo l’aveva convinto a spalancare le porta alla tecnologia. Nel marzo 2011, l’Ifab aveva deciso di lanciare due test (fra quanti proposti da dieci aziende): quello, inglese, dell’«occhio di falco» (hawk-eye), basato sull’utilizzo delle telecam allineate alla linea di porta e il GoalRef, tedesco, un pallone speciale con campo magnetico, che però non ha convinto. La soluzione delle telecamere piace alle quattro federazioni britanniche (presenti nell’Ifab, insieme con quattro membri della Fifa, votazione a maggioranza di tre/quarti), ma ha trovato il dissenso da parte del presidente dell’Uefa, Michel Platini, che insiste per i giudici di porta, sperimentati in tre anni nelle coppe europee e a Euro 2012. Blatter, contrario a questa soluzione, ha trovato un aiuto fondamentale in un episodio accaduto in Ucraina-Inghilterra (0-1, 19 giugno), quando l’arbitro di porta ungherese Istvan Vad non si è accorto della rete dell’ucraino Devic, con salvataggio di Terry oltre la linea. Una questione di centimetri (fra i 5 e i 10), che ha subito scatenato, via twitter, Blatter: «Dopo quanto è accaduto, la tecnologia non è più una possibilità, ma è una necessità». La questione è diventata politica, perché Blatter vuole una prova di forza nei confronti di Platini, considerato da tutti il suo successore nelle elezioni del 2015. Ed è per questo che sembra improbabile che l’Ifab autorizzi la doppia sperimentazione: arbitraggio a cinque, con i giudici di porta nei campionati nazionali e nelle coppe europee; l’«occhio di falco» per alcune competizioni brevi (esempio: il Mondiale). Blatter vuole uscire dalla riunione di oggi da vincitore assoluto. Il no di Platini alle telecamere si giustifica con il fatto che in tempi brevi sarà la tv a sostituire l’arbitro: «Dopo il gol/non gol, le telecamere si occuperanno di fuorigioco, rigori, rimesse laterali». La fine del ruolo dell’arbitro.

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