
Rivoluzione in Rcs, dove i grandi soci fanno un passo indietro per consegnare il comando del gruppo editoriale a un Cda dimezzato, a larghissima maggioranza indipendente e sotto la presidenza di Angelo Provasoli. La svolta non piace però a Diego Della Valle, che nel patto del mattino si lancia prima in un violento attacco verbale al presidente Fiat John Elkann e alla fine sbatte la porta e dice addio al sindacato.Della Valle a stretto giro accusa di «ottiche di tipo corporativo di vecchia scuola» Elkann e il presidente di Mediobanca Renato Pagliaro. «Farebbero meglio a mettersi il cuore in pace e rendersi conto che i tempi sono cambiati», dice, rivendicando la convinzione «che il Corriere della Sera debba rimanere assolutamente indipendente e rispondere solo ai propri lettori e non a qualche azionista». Per poi aggiungere: «Su mia richiesta il sindacato Rcs ha accettato all’unanimità di farmi recedere dal patto. Il comportamento maldestro e pretestuoso di alcuni dei suoi membri in questi ultimi giorni mi ha spinto con determinazione a richiedere di liberare il mio pacchetto azionario da ogni vincolo. Bisogna realisticamente prendere atto che nella composizione del patto Rcs ci sono due anime: quella di azionisti che, come imprenditori, a casa loro, sono abituati a competere nei mercati cercando di ottenere sempre i risultati migliori per le loro aziende e quella di altri, che vivono lontani dalla cultura dell’impresa e preferiscono ottiche di tipo corporativo di vecchia scuola, senza rendersi conto che il mondo del lavoro e dell’impresa va avanti nella direzione opposta».Fonte: Il Gazzettino
Nessun commento:
Posta un commento