JOVETIC :CUORE E PIEDI BUONI


Intervenuto alla manifestazione ''I piedi buoni del calcio'', kermesse organizzata da La Gazzetta dello Sport, Stevan Jovetic - intervistato da SkySport nei giorni scorsi- ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni:''Dopo le ultime due vittorie ci stiamo finalmente riprendendo bene. Per noi era fondamentale vincere contro l’Udinese per dare continuità a quanto fatto nelle ultime uscite; adesso dobbiamo stare tranquilli ed andare avanti, a partire da Parma. Ieri ho voluto ringraziare per i tifosi, non era facile venire allo stadio con quel freddo... Gli ho assicurato che daremo sempre tutto per la maglia. Rossi? Il mister mi chiede di seguire sempre il centrocampista centrale, forse ieri non l’ho fatto bene ed è per questo che mi ha rimproverato nel dopo-gara, vediamo domani cosa mi dirà. Amauri? Giocare con lui mi permette di partire più arretrato. Cerco di sfruttare tutte le occasioni e se il mister dice che devo fare anche altre cose è giusto che segua le sue direttive. Gli obiettivi stagionali? Adesso dobbiamo pensare gara dopo gara e poi vedremo. Possiamo lottare anche per traguardi maggiori, ma dipende tutto da noi. I rigori con l'Udinese? Li ho calciati dove volevo. E’ andata bene. Quanti gol volevo fare ad inizio anno? Volevo arrivare in doppia cifra, adesso però non mi accontento più... Vediamo alla fine quanti ne avrò realizzati. Sono felice di stare in alto nella classifica cannonieri. Il mio futuro?
La Fiorentina è il mio futuro. Ho firmato cinque anni perché voglio rimanere a Firenze. Qui sto bene e sono contento che la gente si aspetti che io giochi sempre bene e faccia gol. Cercherò di non deluderli mai''.Sulle colonne de La Nazione troviamo alcune parole di Fali Ramadani, procuratore di Stevan Jovetic, che a proposito del suo futuro dice: "Ha firmato fino al 2016 con la Fiorentina, è stata una scelta consapevole. Gli osservatori ci sono spesso, non credo sia una novità. Ma non ci interessa, Stevan ha le idee chiare sul suo futuro. Firenze è la città giusta, poi ognuno può pensarla come vuole e mandare gli osservatori in giro per gli stadi".

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